Il campo del controllo accessi e più in generale dei dispositivi di accesso elettronici e meccatronici è estremamente complesso, vasto e dinamico. Pertanto una trattazione completa e definitiva è pressoché impossibile. Ci limitiamo quindi a fornire alcuni argomenti di riflessione utili alla valutazione.
I dispositivi di accesso elettronici e meccatronici sono una rivoluzione sia concettuale, che operativa. Adottarne uno significa prima di tutto cambiare mentalità. Il cambio di scenario è così drastico da rendere obsoleti i tradizionali concetti di sicurezza. Addirittura rendendo necessario l’impiego di nuovi termini.
Per esempio “dispositivo di accesso” è una necessaria generalizzazione per indicare una serie di dispositivi diversi come:
che concettualmente svolgono la stessa funzione: gestire l’accesso. Stesso discorso per “dispositivo di identificazione” (card, fob, smartphone, ecc).
Il termine “elettronico“, sebbene ormai di uso comune, spesso è una semplificazione: di solito la codifica è elettronica, ma la gestione informatica. Inoltre, se il dispositivo contiene un meccanismo fisico di chiusura sarebbe più corretto parlare di dispositivo meccatronico (sistema meccanico, elettronico, informatico, automatizzato).
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Controllo accessi: cos’è?
In ambito informatico, un controllo accessi é un sistema di sicurezza per la protezione delle risorse. Prevede delle liste di controllo (eventi registrati) e delle procedure di autenticazione.
In ambito sicurezza, tale tecnologia viene applicata ai dispositivi meccanici (meccatronica), conferendo alle serrature capacità aggiuntive.
Controllo accessi: un cervello elettronico
La fondamentale caratteristica di un dispositivo di accesso elettronico è la dinamicità. Un dispositivo meccanico è infatti “statico”. Un dispositivo elettronico, al contrario, permette di essere “riconfigurato” (con modalità diverse, a seconda del dispositivo).
Un’altra caratteristica importante è la gestibilità. E’ l’utente stesso, una volta installato e testato il dispositivo, a gestire i propri accessi, senza bisogno di interventi esterni. Cosa impossibile con un dispositivo meccanico.
Connettività: il dispositivo può essere on o offline, o integrarsi con sistemi terzi a seconda dei casi e del dispositivo.
Durabilità: un sistema di accesso elettronico è meno soggetto ad usura ed atto vandalico.
Praticità: la manovra di apertura del dispositivo è semplificata e velocizzata, perché non ci sono buchi da testare per inserire le chiavi, girare e sfilare in posizione. Inoltre led di stato guida l’operatività.
Caratteristiche uniche: arrivati ad un certo livello, ogni dispositivo ha delle caratteristiche o delle capacità proprie. Tali caratteristiche rendono il dispositivo più o meno indicato per un certo impiego.
Il cuore di questa rivoluzione è meccanico, ma il cervello è elettronico.